GM Aeonax - Private Campaign - Kingmaker

Game Master Moonwave

Mi presento, il mio nome è Kreyos e sono il Duca di Dalaran e suo Signore.
Veniamo da un territorio molto a est di questa zona e non siamo qui in visita di cortesia.
Abbiamo trovato la prigione che ti custodiva, più per un caso fortuito che non per una vera ragione ed in seguito, alcuni dei miei compagni hanno deciso, autonomamente, di liberarti dalle tue catene forse in maniera un po troppo avventata a mio parere.
Io sarei stato molto più cauto, la tua razza non è certo benevola con gli esseri umani e non stiamo certo liberando un Unicorno dalla tagliola di un cacciatore, bensì un Folletto dalla sua prigione.

Non biasimarmi, Evindra, non dico che le azioni del giardiniere non siano state crudeli e spietate, però gli eventi che succedono fuori di qui mi portano ad essere cauto e sospettoso verso quelle della tua razza.

Dopotutto è con una Fata che siamo in guerra, e i folletti ci vanno a braccetto con le fate.

La tua storia è molto triste, però mi chiedo se questo tizio, questo giardiniere avesse davvero il potere di ridurti in uno Stato di schiavitù.
A vederti così, passando oltre la tua incredibile bellezza, che ti sono grato stai cercando di sopprimere, non mi sembri esattamente una sprovveduta.
Come è possibile che questa spazzatura sia riuscita a privarti del tuo prezioso scialle mi piacerebbe davvero saperlo.

A differenza dei miei compagni, non sono così interessato al tuo tesoro, anche se sapere che non di tratta del tuo scialle mi rende perplesso.
So che il vostro scialle ha un rapporto strettissimo con voi, tant'è che in esso è presente parte della vostra essenza vitale.
Sapere che adesso da libera, il tuo primo pensiero sia rivolto a questo tesoro e che la tua ragione di vita si manifesti nel custodirlo, mi lascia una spiacevole sensazione in bocca.

Una cosa è certa, non sei una Nereide qualsiasi, anzi a dire il vero non so nemmeno se tu sia una Nereide, dato che so potete assumere molte forme a vostro piacimento e nell'acqua siete praticamente indistinguibili dal liquido.

Se non fossimo noi stessi abili e potenti incantatori, forse a quest'ora orneresti una delle mensole del mio nobile palazzo.
Sei stata fortunata ad essere trovata da noi, anche se il momento della tua liberazione è tutt'altro che fortunato.
Ma te ne puoi lamentare col tuo dio, se ne hai uno.

Scusa la franchezza e la durezza delle mie parole, ma ora è arrivato il momento di dirmi esattamente chi sei e cosa sei, e perché ti trovavi qui.
Narrami la tua storia e cerca di essere prodiga di dettagli, sono informazioni quelle che cerchiamo.
Le pentole d'oro alla fine degli arcobaleni le lasciamo volentieri ai poveri mentecatti che cercano spiccioli inseguendo sciocche superstizioni.

Egli vi ha teso una trappola. Sperava di uccidervi qui, tramite i suoi scagnozzi o il Giardiniere.

Giunsero qui per caso, egli cercava la lama della spada Briar, l'arma che la Regina delle Ninfe cerca così con ossessione, l'arma che può distruggere il suo animo già spezzato.

Io proteggo la spada da millenni, da quando gli agenti degli Antichi portarono Briar ancora integra su questo mondo. Purtroppo ho fallito nel proteggere Briar non una ma due volte.

La prima volta fu Armag a reclamarla. Mi sconfisse e prese l'arma, non sapendo niente di essa. La usò per seminare il caos, e attrasse l'attenzione di Nyrissa, che giocò un ruolo chiave nel sconfiggerlo

Fu solo grazie a Gorum che ella non fu in grado di recuperarla. Gorum stesso decise di punirla, spezzando Briar in due parti, erigendo una cripta per proteggere l'elsa e riconsegnandomi la lama.

Da allora vissi qui da sola, proteggendo la lama. Un giorno arrivarono dei monaci di Cayden Cailan, attratti dalle proprietà eccezionali delle acque di questa collina, rese tali dalla lama. Si misero a produrre la più buona birra e i miglior vino che avessero mai potuto immaginare. Mi sembravano buoni, e decisi di mostrarmi a loro, distrutta dalla solitudine.

Mi accettarono, e vivevamo bene insieme, fino a quando il giardiniere li uccise tutti per ambizione e gelosia. Fu lui a intrappolarmi qui.

Gli agenti di Irovetti presero la lama di Briar senza che io potessi difenderla, e ora non ho più uno scopo.

Che dire, mia cara Evindra, ti conosco da 5 minuti e già vorrei non averti tirato fuori da quella piscina in miniatura che potevi chiamare casa fino a qualche attimo fa.
Noi non spicchiamo certo per fortuna, però le notizie che ci dai non ci rischiarano certo la giornata.

Ma in fondo, non è colpa tua.
Semmai di Nyrissa.

È pur vero che le informazioni che porti, sono quantomeno di prima mano e sono certamente accurate.
E, ammetto, con una certa trepidazione, che sono particolarmente curioso sulla parte degli Antichi e del loro coinvolgimento con l'artefatto chiamato Briar.
Hai ragione, io Kreyos custodisco l'Elsa della mitica spada che fu appartenuta ad Armag il Conquistatore.
Anche se mi vergogno nel constatare che la sua storia sembra essere molto più antica delle scarse informazioni in nostro possesso.

A quanto pare, sei tu la Custode di Briar da tempo immemore.
Una missione piuttosto ingrata a mio parere.
Non mi sognerei mai di incatenare il destino di chiunque, costringendolo a fare la guardia per millenni a questa Lama, pur potente che fosse.

Cioè nessuno stuzzicadenti, per quanto potenzialmente pericoloso, vale la vita di schiavitù di qualcuno chiamato a custodirlo.
Forse questi Antichi avrebbero dovuto pensarci un po su prima di crearlo, anche se immagino che la sua storia celi molteplici segreti che faremmo meglio a scoprire prima della battaglia contro Nyrissa.
Così come la sua storia segreta.

Mi hai appena messo una pulce nell'orecchio davvero difficile da ignorare.
Sapevamo già qualcosa in merito al coinvolgimento del Re di Ferro nella vita di Nyrissa, e del suo successivo odio nei suoi confronti.
Sapere che cercasse la Lama di Briar non mi sorprende come sapere che c'entra con la Fata.

Che tu sappia cose su di lei, che nessun altro ha sentito invece si che mi interessa, eccome.

Immagino che non ci sia nulla di male ad aiutarti a rientrare in possesso dei tuoi indumenti, se questo significa entrare in possesso di simili informazioni.
Tuttavia ti esorto a non pensare di noi che siamo un branco di imbecilli.
Mi aspetto un aiuto tangibile da parte tua se davvero dobbiamo partire alla ricerca del tuo scialle.
Rimettere insieme Briar non è esattamente nella mia scala delle priorità a meno che non sia un modo tangibile di staccare la testa della regina delle Fate.

Voglio essere molto chiaro con te.
Non so cosa mi aspetterà dopo averti aiutato.
Nessuno mi assicura che manterrai la tua parola, tuttavia giocoforza non ho molta scelta se non fidarmi di te.
Di solito ho un buon fiuto per queste cose, e spero che da questa cosa possa nascere qualcosa di positivo per tutti.
Se le cose non dovessero andare come spero, tuttavia ti avviso che abbiamo già sotterrato nemici di un certo calibro, giusto per farti sapere che non siamo gli ultimi scappati di casa che passano di qui.

L'ultimo mio scrupolo riguarda te, in un certo senso.
Se ci aiuti, dubito fortemente che Nyrissa la prenderà bene.
Se questo non è un problema per te, ogni nuovo alleato è una possibilità in più offertaci dal destino di sconfiggere un grande male che attanaglia il futuro di queste terre che ho giurato di proteggere e difendere.
E certamente non rinuncerò ad ogni aiuto che mi si presenterà dinnanzi.

Quanto rigurda te, mia bella signorina, quelle informazioni potremmo estorcertele con la violenza o la magia, quindi ti consiglio di elargircele subito adesso;il tuo scialle se fai la brava te lo ridaremo dato che una piccola visita a reclamare lo scalpo del magnifico l'avevamo gia in programma, ma da qua senza quelle informazioni non me ne vado!

Riunificare la spada briar non ci interessa, anzi, rimetterti in bottiglia e garantirci che tu non spifferi certe cose o dai i tuoi servigi ad altri è una idea abbastanza sensata!

Gozreh predica l'equilibrio ad OGNI COSTO, anche se questo prezzo sia la tua eterna prigionia, e se non posso fidarmi di te w esattamente quello che siccederà!

Per quanto riguarda Nyrissa, credo che forse potrei raccontarvela, anche solo per permettervi di capire con cosa state combattendo, e per forse far si che possiate fidarvi di me. Siamo dalla stessa parte e entrambi auspichiamo che ella venga sconfitta.

Ho ricevuto l'ordine di custodire Briar molto tempo fa, non ricordo quanto, ma prima che gli umani arrivassero nelle Terre Rubate.
Non so nemmeno dire molto su chi mi affidò il compito di vegliare sulla spada, ma certamente fate misteriose che lavorano per coloro che servono gli Antichi del Primo Mondo, e quindi ho bene compreso che non potevo disobbedire.
Coloro che mi ordinarono di fare la guardia a Briar mi dissero che la spada era preziosa per una ribelle di nome Nyrissa, che questa Nyrissa desiderava molto la lama, e che gli Antichi non volevano che l'avesse.
Non so nell'esatto i poteri di Briar, so che ai suoi pieni poteri è una spada estremamente potente, ed è facile che anche rimettendola insieme ora avrà bisogno di tempo e di esposizione al Primo Mondo per risvegliarsi.

Per quanto riguarda Nyrissa, ella non è sempre stata una potenza nel Primo Mondo, ma quando si è innamorata di uno degli Antichi del regno, il conte Ranalc, ha cambiato per sempre il suo posto in questa realtà.
Toccata dal conte Ranalc, Nyrissa è cresciuta rapidamente in potere, eppure anche questo potere l'ha corrotta, come il potere è solito fare.
Cominciò a pensare a se stessa come la più nuova degli Anziani e, peggio ancora, proclamò questo potere a chiunque volesse ascoltarla, cominciando a costruire il suo impero nel Primo Mondo, un regno che chiamò i Mille Sospiri.
Gli altri Antichi non reagirono bene alle audaci affermazioni di Nyrissa, e mandarono uno dei loro mostruosi campioni, il Tane conosciuto come il Ciciarampa, a ucciderla. Nyrissa sfuggì al mostro, ma così facendo cadde nelle grinfie degli Antichi.

Il loro giudizio fu rapido: le strapparono dalla mente e dallo spirito la sua capacità di amare, riunirono queste emozioni potenti e mortali in forma fisica a forma di spada magica chiamata Briar, e poi gettarono la spada nel Piano Materiale dove la natura della realtà avrebbe nascosto Briar per sempre al di là della vista di Nyrissa.

La loro punizione si estendese al loro compagno Antico, il conte Ranalc. Che venne esiliato in un semipiano confinante con il piano dell'Ombra

Probabilmente Nyrissa voleva sottraci l'elsa per mano di Iroveti e sempre grazie a lui forgiare la spada nella foresta delle mille voci, dove abbiamo trovato una forgia molto particolare, così da restutuirle anche i suoi antichi poteri. Da qui i miei dubbi!

In ogni caso adesso abbiamo un Magnifico da catturare, interrogare ed in fine eliminare, ci penseremo quando avremo la lama se riforgiarla o meno.

Nei millenni ha cercato di recuperare il suo sentimento strappato e inoculato nella spada, per cercare di salvare il suo amore per Ranalc, e questo l'ha fatta sprofondare nell'ossessione e nella pazzia, oltre che scivolare verso il male. Ogni mezzo divenne valido, se necessario al suo fine.

Gli Antichi hanno dimenticato da tempo questa inezia, e hanno continuato i loro impegni misteriosi lasciandosi la storia di Nyrissa alle spalle.

Un altro discorso sono le sue azioni degli ultimi tempi, che non c'entrano con il recupero di Briar.
Credo stia progettando qualcosa di folle per attrarre la loro attenzione. Ha liberato i poteri mitici nel mondo, e credo voglia usarli in qualche modo. Non so se per dimostrare agli Antichi che è degna di esserne lei stessa uno, o per farsi perdonare in qualche modo, ma non sara niente di buono.

Non so cosa centri Irovetti in tutto questo, ma non mi da l'idea di avere voglia di riconsegbare Briar a Nyrissa. Ha già la lama da tempo, ed essa non è nelle mani di Nyrissa. Se lei sapesse dove si trova, fidatevi che i suoi modi di recuperarla sarebbero stati appariscenti. Credo che il vostro amico Irovetti voglia tenersi la lama per sè.

In tutta questa storia, iniziano ad entrare in gioco entità contro le quali non credo che potremo mai fare qualcosa.
A parte Irovetti il Magnifico, potremmo avere contro degli Antichi o una creatura di potere pari al loro, forse più di una se il destino di Ranalc può essere cambiato in qualche modo.
La domanda sorge spontanea.
Cosa potranno mai combinare dei mortali contro simili entità?
Sullo sfondo di questa cartolina, abbiamo una guerra civile pronta a scoppiare da un momento all'altro, la miticità in persona pronta a gettarsi nella mischia, rappresentata da Rake qualunque cosa lui voglia davvero da tutta questa situazione, un Regno potente come Pitax che lotta per il predominio assoluto, potenti artefatti custoditi dalla notte dei tempi, ritrovati per essere persi di nuovo e piani segreti da parte delle menti più acute che possiamo conoscere, messi in moto chissà quando e che continueranno ad agire trasformandosi di volta in volta rendendo impossibile capire cosa succede di preciso, perché e come.

Insomma un gran bel casino.

E la cosa più brutta è che siamo in mezzo a questo andirivieni di cose e persone, senza sapere bene cosa ci aspetta ne cosa è meglio fare.
Una situazione molto spiacevole e molto incerta.

Uccidere il Re di Ferro, significa recuperare il tuo scialle, poter riforgiare Briar ma può anche voler dire perdere un antagonista contro Nyrissa e darle la possibilità di riavere Briar integra.
Insomma ogni cosa porta con se buone e cattive azioni e pari conseguenze.
Ma ci ci dice cosa è davvero meglio fare?
Dovremmo noi essere artefici del nostro destino scegliendo arbitrariamente il corso degli eventi?

Se alla fine solo io pagassi il prezzo dei miei errori, forse e dico forse, potrei anche decidere lasciando che sia il fato a farlo per me, ma se come credo, a pagare le mie scelte, sarà questo mondo, con che coraggio e quale superbia posso scegliere io il destino di molti che non sono chiamati a questa scelta?

Sono sgomento davanti a questi funesti presagi.
E temo il peso delle mie responsabilità.
La mia etica e la mia moralità saranno davvero il peso giusto per questa bilancia impazzita che può sconvolgere il destino del mondo?

Non so che pensare.
Ma sono preoccupato, davvero molto.

Hai dato, comunque prova di amicizia, raccontandoci queste cose Evindra.
Non temere noi non ti abbandoneremo qui sola.
Dalaran non chiude le porte in faccia a nessuno.
Sono certo che ti troverai bene presso di noi e molto presto la solitudine resterà solo un brutto ricordo.
Ritornerei con noi nella nostra capitale, sono certo che anche grazie al tuo aiuto e ai tuoi consigli forse potremo elaborare un piano di azione più efficiente, nei prossimi tempi.

E chissà che non riusciamo davvero a risolvere tutta questa ingarbugliata situazione.

Potremmo anche noi barricare le città e fortificare i confini come Pitax e stare in allerta, guardanghi da possibili minacce esterne ; in questo caso la sixurezza del popolo sarebbe garantita, al costo di non essere artefici del nostro destino, in balia delle vicissitudini estere.

Un'altra possibilità è ignorare Pitax, che sembra essere ferma, e pur mantenendo parte dell'esercito qua a difesa dei confini, mandare contingenti e rifornimenti a Rhostland, gle lo dobbiamo hai nostri alleati, che a costo della vita e della posizione politica sono accorsi a Varnhord.

Una quarta opzione e infiltrarci a Pitax e abbattere ii Magnifico senza altro spargimento di sangue,un po come con drelev, ed in questo caso le altre 3 opzioni rimangono valide ma senza noi 5 sul campo di battaglia.

Personalmente io andrei in aiuto di Jamabi! Si merita tutta la nostra gratitudine, e dopo che Issia sarà sconfitta avremo un posto al tavolo dei vincitori! mantenere al sicuro il popolo del nostro regno è sempre stato per noi prioritario e così facendo possimo imbastire difese solide !

Rimanere in attesa di un intervento da parte di Irovetti, mi sembra una pessima idea.
Anche se usassimo questo tempo per fortificare le nostre posizioni, otterremmo un ben misero risultato contro qualcuno che ha già preventivato molto tempo addietro questa situazione.

Irovetti pensa a questa strategia già da mesi, se non anni e anche impiegando tutte le nostre risorse non credo sarebbe possibile anche solo avvicinarci al suo grado di preparazione né di difesa del territorio, senza contare che come passa il tempo per noi, passa anche per lui.

Il nostro Ducato è giovane e il territorio su cui comandiamo vasto, quindi difficile da proteggere interamente.
Le persone che abbiamo scelto per gestirle sono si preparate per la gestione burocratica delle zone e per il loro sviluppo però mi chiedo come si porrebbero davanti ad una campagna militare così complessa e rischiosa.
Finirebbero per lasciarsi prendere dal panico, e davanti alla potenza di fuoco di Pitax e con alle spalle lo spettro della guerra contro Issia, non credo proprio di poterli accusare di nulla.
Avere paura in questi casi è normale, umano oserei dire.
Sarei più preoccupato del contrario sinceramente.

Concordo con Elsa, anche se la cosa non mi fa piacere.
Rostland dovrà cavarsela da sola almeno finché non metteremo fine alla minaccia di Pitax.
Non possiamo impegnarci su 2 fronti così impervi.
Giocoforza dovremo concentrarci solo su una delle forze in campo e considerando l'azione di Jamandi, ritengo più prioritario occuparci del Re di Ferro Irovetti.
Se gli lasciamo avere carta bianca, non voglio nemmeno immaginare cosa sia capace di combinare quel pazzo.
No, dobbiamo fermarlo ora che ne abbiamo la possibilità.

Dopo aver deciso l'obiettivo, bisogna considerare come è meglio attaccarlo.

Un attacco frontale diventerebbe una carneficina.
I suoi soldati son fatti di ferro e bulloni, una martellata qua e là e potrebbero tornare in campo velocemente.
I nostri uomini sono fatto di ossa e sangue.
Sarebbero decimati come mosche e il morale crollerebbe in seguito alle migliaia di morti che avremmo.
Non sono diventato Duca per condurre la mia popolazione allo sterminio, ma per guardarla crescere prosperando, quindi non li condurrò verso morte certa.

La strada migliore sarebbe affrontarlo con pochi uomini, sia per non far scattare le solide difese della città sia perché pochi avrebbero molte più possibilità di infiltrarsi di quelle che avrebbe un intero esercito di distruggerla.

Resta da capire come è meglio muoversi.
Però la frase di Elsa mi ha dato una certa idea.

Io credo che non tutta la popolazione sia disposta ad essere trascinata all'Inferno pur di seguire le pazze idee del loro Re.
Mobilitarsi per una campagna militare su così larga scala genera malcontento tra la popolazione e spesso causa fratture interne.
Secondo me dovremmo sfruttare queste zone d'ombra.

Non serve una sommossa generale né che siamo noi i sobillatori.
Basterebbe avere l'appoggio di determinate fazioni nella città per avere un corridoio preferenziale per arrivare al Castello di Pitax senza spargimenti di sangue.
Da li temo che ci toccherà conquistare il Castello con i nostri mezzi, quindi trovare e sconfiggere Irovetti.

Immagino che una nazione come Pitax abbia un certo numero di elementi su cui poggia la sua stabilità.
A spanne mi vengono in mente:

La Guardia Cittadina
La Nobiltà
L'Accademia Bardica
Il Clero Cittadino
Qualche Gilda ben innestata sul territorio
Esponenti Pubblici di spicco nella Città
La cerchia Ristretta di Irovetti.

Se riuscissimo a far leva sui loro sentimenti patriottici e sulla possibilità di risparmiare un'imminente tragedia di massa, magari offrendo parte del potere dopo l'eliminazione del problema, forse e dico forse, potremmo riuscire a creare un fronte comune che co permetta di presentarci alle porte del Castello di Irovetti come salvatori della patria più che come invasori sanguinari.

Che ne pensate della mia idea?

Ti supplico di aiutarmi e di aiutare la povera gente per la quale noi e te siamo la sola speranza di un futuro non tragico. Se serve siamo disposti a ricompensarti, e valutare tue eventuali richieste o condizioni.

Inoltre abbiamo sentito parlare di una associazione chiamata “i pittori di pitax” per caso sai chi sono o ci puoi indirizzare da loro?

I Pittori sono sempre esistiti a Pitax, e fanno parte della vecchia guardia di persone che non ha mai voluto accettare le innovazioni tecnologiche di Irovetti. Si sono ingranditi col tempo, accettando chiunque volesse porre fine al regno di Irovetti. Non ne faccio parte, ma ne conosco qualcuno. Sono per lo più artisti, ma conosco anche bardi e ladri al loro interno. Non credo possano darvi un grande aiuto concreto, ma magari potrebbero rimettere insieme i pezzi se romperete qualcosa.

Tuttavia i nostri volti sono noti, quindi questo incontro deve avvenire qua, ed il più presto possibile; e nonostante abbiamo previsto qualche giorno di indagini, essendo così paranoico iroveti, e le milizie attive, ogni minuto che passiamo a Pitax potremmo essere scoperti! Al massimo questa notte dobbiamo parlare con i Pittori cosi così da organizzare un piano che nella giornata di domani venga preparato e la notte messo in atto.

Ora è mattina, confido che durante la giornata di oggi riusciate a contattare Picasso.

Comprendo che usare casa vostra per nasconderci e far avvenire questo incontro è pericoloso, e di questo mi scuso, ma se tutto va bene, tra 2 giorni Pitax sarà una città libera.

Ci re-incontriamo in maniera un pò particolare, milady Belaverah, spero che siate stata bene in questi ultimi tempi.
L'ultima volta che ci siamo visti, sono certo che non ero in cima alla vostra lista di simpatie, e neppure il nostro Roy.
Lui ci accennava al fatto che avete avuto dei cattivi trascorsi, ma non è sceso molto nei particolari, il che, considerando la sua normale favella, mi spinge a pensare che siano stati particolarmente pessimi.
Me lo confermate?
Purtroppo ammetto con vergogna, di non essere riuscito a venire a capo di simili comportamenti durante i giorni del Torneo e di questo mi scuso profondamente.
Dovete ritenermi, a ragione, un pessimo capo se non sono riuscito a venire a capo di queste cose in tempi brevi ma solo quando mi sono state accennate da Roy.
Che dire, avete ragione.
Ho dato davvero una pessima prova di me.

Tuttavia, anche se mi rincresce chiedervelo, vorrei assicurarmi che il vostro risentimento non sia tale da tradirci, una volta fuori di qui.
Essere a Pitax, per noi, equivale ad un grosso rischio, e non sarei un buon capo se non mi preoccupassi per l'incolumità dei miei compagni, così come della vostra.

Se pensate che interagire con noi, sarebbe troppo pericoloso, allora vi dispenserò dal farlo.
Vi chiederei solamente con chi dobbiamo parlare per incontrare questo Picasso, e vi pregherei di non fare parola con nessuno del nostro arrivo e del nostro intento.

Come Roy ben sa, garantire l'incolumità della popolazione è il mio primo proposito, sempre, in ogni situazione.
E la vostra vita voglio garantirla così come quella delle altre persone di questa città.

Naturalmente, il vostro aiuto sarebbe inestimabile, milady.
Per cui, vi prego, se ci tenete al futuro di Pitax di adoperarvi per la buona riuscita del nostro progetto.
Inoltre vorrei chiedervi, se siete a conoscenza di altre forze ostili al tiranno oltre a questi rivoluzionari.
Magari il clero o la nobiltà, piuttosto che la guardia cittadine o persone facenti parti di una cerchia ristretta di collaboratori del re o di persone di spicco in città.
Quando e se il Re cadrà, sarà fondamentale che non si scateni una lotta intestina per la corona resasi vacante.
Io e i miei compagni potremmo essere sfiniti dopo la battaglia e sarebbe una ben misera consolazione, uccidere Irovetti per poi essere uccisi a nostra volta dai suoi vecchi oppositori.

Non vorrei che scambiaste il nostro aiuto per beneficenza milady, perché non è questo il caso.
Irovetti ci ha attaccato e sicuramente non otterrà il mio perdono per le sue azioni, ma una volta sconfitto il Re di Ferro, sarò io, Kreyos, a comandare.
In quel preciso momento, potrei diventare giocoforza, un ottimo alleato o un acerrimo nemico per molte persone.
Personalmente non amo prendere la vita delle persone se posso evitarlo, ma se la situazione lo dovesse richiedere sarei pronto a tagliare i rami malati che potrebbero danneggiare l'intera pianta.
Non so se mi sono spiegato, Annamede.

Non ho parole dolci come il miele, come quelle di Roy all'occorrenza, ma le mie di solito hanno un seguito.
Non so nulla di questa città e non ho il tempo di sincerarmi della situazione.
Tu eri la migliore opzione possibile e così eccoci qua.
Ti chiedo di sbilanciarti, se Irovetti dovesse morire, chi ritieni adatto a governare la città di Pitax in nome e per conto del qui presente Kreyos?
Tu conosci la tua gente molto meglio di come la conosciamo noi.

Se siete disposti a prendervi la briga di rimettere in piedi questa citta e ripulirla dalle macchine di Irovetti non vedo perché non appoggiarvi, anche con i nostri trascorsi al torneo. Devo dire che non vi siete distinti per integrità morale e diplomazia, ma cercherò di dimenticare.

Proverò contattare Picasso oggi, ma come vi ho già detto, non aspettatevi molto sostegno dal loro lato. Sono per lo più civili, non combattenti. Supportano la rivolta informando le persone e cercando di far sapere a tutti cosa succede davvero.

Se aveste successo e deponeste Irovetti immagino che le gilde commerciali sarebbero inizialmente poco contente, perché smetterebbero di far soldi facili. Tenterebbero di prendere in mano la situazione, ma se la popolazione supportasse un successore dovrebbero farsi da parte. Tuttavia non sono certa che la popolazione possa accettare di far parte di un'annessione a un regno. Lì dovrete essere voi a convincerli con i fatti.

Mi presento, sono Roy Eldridge, generale in capo degli eserciti di Yashil Kamar, consigliere del regno, protettore di Forte Drelev e chierico di Gorzeh.

Sono qua questa sera a parlare con voi è perché dopo il vile attacco che il Magnifico ha sferrato al nostro regno, precisamente a Vanhorn, supportato dalle forze di Issia, nei Regni Fluviali si sono scatenati diversi conflitti che stanno lacerando il tessuto sociale delle nazioni.

Come sempre nelle guerre è il popolo a soffrire, e se Rhostland ed Issia sono hai ferri corti, impegnati in una guerra civile che ha ben poco di "civile", il Duca Lord kreyos crede che questa città ed i suoi abitanti non abbiano colpa delle sconsiderate azioni di colui che li governa, ma siano solo stati ingannati da un ciarlatano che si è innalzato con la menzogna a loro salvatore, quando invece è un pazzo con a disposizione un esercito meccanico.

Quindi, anziché sferrare un attacco militare contro Pitax, che a quanto pare si è fortificata in attesa di questo evento, forte della sua alleanza con Issia che in caso di vittoria su Rhostland verrebbe ad aiutarla, il consiglio di guerra di Dalaran ha deciso di provare a risolvere la situazione in maniera chirurgica, colpendo direttamente il Magnifico, senza quindi inutili spargimenti di sangue.

Arrivando al nocciolo della questione, noi 5 siamo qua per infiltrarci a palazzo con il preciso scopo di eliminare Irovetti, ristabilire l'ordine e far prosperare il regno di Pitax, sotto la protezione e l'illuminata guida del Duca Lord Kreyos.

Non cerchiamo appoggio militare da forze locali, sia chiaro, ma solo informazioni utili per compiere la nostra missine.
Quello che ci serve è un modo sicuro per entrare a palazzo senza essere notati, cartine o mappe dell'interno e le potenziali criticità che ci dobbiamo aspettare, come ad esempio pattuglie, zone blindate ecc.

Come ho già sottointeso prima , ma ribadisco, se questa incursione fallisse, rimarrebbe una sola opzione per Dalaran: condurre una campagna militare contro Pitax con tutte le conseguenze del caso per entrambe le nazioni, cosa che io personalmente voglio scongiurare.

Ultimamente le azioni del Re sono state un po' al limite, e penso che se fosse deposto qualcuno si lamenterebbe, ma nemmeno troppo, perche' nessuno vuole una guerra.

Detto questo vi aiuteremo come possiamo. Il nostro più grande aiuto potrebbe essere quello di aiutare nella transizione se avrete successo. In molti ci stimano, e sapere che siamo dalla vostra parte vi aiuterà molto se deciderete di liberare la città. Se poi la gente vi supporterà, sarà in base a cosa deciderete di fare con Pitax.

Per quanto riguarda il palazzo del Re, esso ha una architettura inusuale. Non ha piani superiori. È stato costruito da un vecchio mago con una certa ossessione per labirinti e porte, perché è un vero e proprio labirinto. Non ha piani superiori, solo un piano terra e il piano sotterraneo con le prigioni.

Il re passa la maggior parte del tempo nella sala del trono, quindi se lo cercate vi basterà entrare dalla porta principale, uccidere qualche guardia e ve lo troverete davanti.

Il palazzo ha inoltre un ingresso laterale, più lontano dalla sala del trono, ma è ugualmente difeso da guardie.

Quello che ci serve sono passaggi sicuri per la città, abitudini delle guardie,numero delle guardie, una modo per entrare nel castello, una mappa del castello che a dir vostro è un labirinto, insomma, tutto ciò che può servire per arrivare alla sala del trono senza essere notati.

Senza queste informazioni rischiamo di scatenare una battaglia ancor prima di arrivare alle porte del castello, e sicuramente la scatenerremmo li per entrare.

Siete artisti! Possibile che all’interno del castello non ci sia uno dei vostri? un giullare, un affrescatore o uno scultore che ci può far entrare?

Un piano abbozzato è un piano destinato a fallire, e non possiamo rischiare le nostre vite e quelle dei cittadini di Pitax a causa di un nostro peccato di sufficienza.

Se scoppiasse una battaglia, i costrutti del Magnifico non si farebbero scrupoli a uccidere i civili per sconfiggerci.

Vi sbagliate! qua tra noi vi è un solo coronato che si può fregiare di così tanti titoli a ragion veduta: il Duca Lord Keyos.

Vi capisco! Impaurito e terrorizzato da noi, rintanato nella vostra fortezza, dove nessuno può vedervi soccombere sotto i nostri possenti colpi e portentosi incantesimi.

A parti inverse Dalaran intera sarebbe stata tappezzata a festa, in onore della vostra decapitazione; ed invece a noi è stato destinato un destino infausto nel dover entrare di nascosto come ladri nella vostra dimora quando, come è evidente, sapevate fossimo qua.

Mi consola solo il fatto che sarà l’ultimo sgarbo nei nostri confronti, o Magnifico. In codesto giorno reclamiamo il suo Capo e la sua gleba in nome di Dalaran!

Per quanto riguarda Nyrissa invece è un’altra cosa. Forse dovrei ringraziarvi per averla informata, così facendo ci evita la fatica di trovarla, lei verrà da noi.
Però, prima di imbrattare questo locale di sangue e ingranaggi, le consento di intrattenereci con la novella di come esattamente intendavate sconfiggere la malvagia fata con i vostri giocattoli, senza la potente spada di cui possedete solo la lama!

Li decisi che Nyrissa doveva essere fermata, perché solo io posso essere l'unico sovrano di queste terre, e nessuno può porre una minaccia a me, Sua Magnificenza il RE di Ferro, Irovetti! Solo in seguito mi capitò di trovare la lama, ma non ne ho alcun bisogno!

Vi reputavo più intelligenti, lo ammetto. Avete tutti i mezzi per affrontare Nyrissa, ma aspettate che sia lei a distruggervi.

Voi siete certamente un genio.

Nessuno ha compiuto ciò che avete compiuto voi, questo è certo ed è sotto gli occhi di tutti.
Meritate ciò che avete conseguito, o meglio, lo avreste meritato se ciò che avete costruito fisse stato davvero un vostro merito.

Così non è stato ed è inutile crogiolarsi nell'illusione di ciò che mai non fu.

Ogni uomo, comune nobile o re che sia, deve avere il coraggio di guardare in fondo al suo cuore e riconoscere ciò che davvero è.
La vista deve essere vera e il cuore forte, perché spesso celiamo dentro di noi il nostro vero essere e ciò che siamo realmente, e la maggior parte delle volte quello che riusciamo a scorgere è molto diverso da ciò che ci illudiamo di vedere.

Questo vale anche per voi, Maestà.

La verità è che, dopo aver rimosso un poco la crosta, ciò che chiamate destino e grandezza, non è altro che illusione e menzogna.

Avete costruito tutto, grazie ad un manufatto alieno che avete trovato per caso.
Se non foste stato voi, lo avrebbe trovato qualcun altro.
E voi non sareste mai stato nulla di ciò che siete ora.
Il vostro destino di grandezza è frutto di un momento fortunato del destino, come uno scherzo degli dei, o il sorriso di una Ninfa.

Gli uomini, tutti, vivono costantemente un rapporto particolare con il destino e il più delle volte esso è conflittuale.
Il vostro è stato fortunoso.
Questa è la vostra unica grandezza.
Il resto è solo fumo negli occhi.

Quella che voi chiamate grandezza io la definisco sfruttamento e calcolo.
Siete stato USATO prima dal manufatto che volevate controllare e che ha finito per controllare voi, poi da Nyrissa che ha fatto esattamente la stessa cosa.
E anche questo evento ha segnato la vostra sconfitta.
Vi siete liberato del vostro giogo, fuggendo, dopo che ella vi ha usato come un giocattolo, e allontanato dopo essersene stufata.
Nella vostra grandezza non vedo altro che un cumulo di occasioni mancate e sconfitte.

Forse è proprio per questa ragione che cercate così disperatamente di affermare il vostro ego.
Per dimostrare al mondo e prima ancora a voi stesso, che la vostra esistenza ha un valore.
Che non siete ciò che, con tutto voi stesso cercate di scacciare dalla vostra mente.

Un Bluff!
Illusione e menzogna.

Gli esseri umani sono capaci di opere meravigliose ma anche delle più grandi nefandezze.
Prima di essere Kreyos, i miei occhi hanno scrutato a fondo nell'abisso e ciò che hanno visto, non ho la forza di pronunciarlo.
Ma potere credermi sulla parola.

A differenza di voi, io so esattamente chi sono e cosa sono.
Sono conscio delle mie responsabilità verso me stesso, i miei compagni, la mia gente, questo mondo.
Posso anche sbagliare, come ogni uomo che è chiamato a fare delle scelte, ma il mio ardore, il mio onore, la mia giustizia e le leggi che governano il mio cuore, non sono mai state in discussione.
Io credo in quello che faccio, nei miei compagni, nella mia e nella loro forza, in quella dei nostri sogni, nel peso delle nostre responsabilità.

Dici che potremmo già sconfiggere la Regina delle Fate?
Forse, o forse no.
Prima di combattere bisogna prepararsi e pensare a cosa è meglio per noi, ma anche per coloro che lasciamo indietro.
Non esisti solo tu a questo mondo, Maestà, nè esistiamo solo noi.

Per te sembra contare solo la tua gloria personale, la tua magnificenza.
Sembra che tutti questo sia un gioco, dove chi vince prende tutto.
Invece non è un gioco.
La gente fuori di qui ha paura, soffre e muore.

Non è con l'IO che si costruisce il futuro ma con il NOI.
Tu invece sei solo.
Talmente solo, che preferisci circondarti di ferraglia piuttosto che di persone.
Tutto ciò è davvero molto triste.

Ora sono ancora più convinto della mia scelta di non costruire l'Elfgate.
Lo avresti sfruttato per colpire tutti coloro su cui avresti posato il tuo sguardo saccente e avresti finito per trasformare questo mondo in un calvario di guerra, distruzione e morte.
E ancora una volta avresti sfruttato gli altri per avere ciò che non puoi fare da solo.

Purtroppo come molti altri non riesci a vedere ciò che di bello può celarsi anche dentro a qualcosa come l'Elfgate.
Una speranza.
E io, purtroppo, anche se l'ho vista ho dovuto ignorarla, perché il mondo è pieno di gente come te, che ci vede solo potere e una facile via per la conquista.

Ma non temere, Maestà.
Dopo che avrai lasciato questo mondo, io Kreyos mi farò carico di realizzare anche il sogno della tua gente, quello che non hanno mai avuto il coraggio di confessare neppure a loro stessi mentre tu eri in vita.
Un sogno di pace e di prosperità.

È arrivato finalmente il momento di trasformare il sogno in realtà.

I Pittori sono con noi, ora appena la notizia si diffonderà faremo leva su di loro x imbuonirci la cittadinanza.

Propongo di utilizzare la stessa modalità di governo che impiegammo a Forte Drelev, ovvero lasciare la città in gestione a persone fidate provenienti da Dalaran, ma lasciare che siano “facce conosciute” al popolo a intrattenere le pubbliche relazioni e facciano da tramite tra le necessità della città e noi. Proporrei Picasso e Annamade, in fin dei conti si sono rivelati utili, e ci tengono alla loro città, e possiamo contare sul fatto che siamo la loro migliore opzione

Compagni, Amici, Fratelli (cit.).
La battaglia contro Irovetti il Magnifico è finalmente vinta.
È stata dura, lo riconosco, e la chiave della vittoria è stato il nostro lavoro di gruppo e la nostra coesione.
Siamo stati bravi, non c'è che dire.
Ma la battaglia ora infurierà più che mai.
Quel pazzo di Irovetti ha avvertito Nyrissa che il vincitore di questa battaglia avrebbe ottenuto Briar e sapendo quanto ella la brami, mi pare ovvio che farà tutto ciò che è necessario per rientrarne in possesso.

Io vorrei, aiutarla, in questo.
Possibilmente piantandogliela dritta in mezzo al cuore.

Ma, sto tergiversando.

La guerra contro Pitax è vinta, e le Terre Rubate sono state finalmente riunite sotto un unico vessillo, quello di Kreyos e di Dalaran.

È tempo che questo mondo si incammini verso un nuovo orizzonte, che per forza di cose dovrà essere diverso da ciò che è sempre stato, altrimenti le bramosie degli uomini, le loro divisioni, i loro desideri di conquista è la loro stessa indole farà ripetere sempre incessantemente gli errori che finora si sono sempre perpetrati.

Anche se all'inizio sarà pace, presto arriverà la brama, la sete di potere, la conquista da parte di altri che prenderanno il posto di Irovetti, di Drelev, di Armag.
È la natura umana che lo dice.
È l'egoismo dell'uomo la sola risposta.

Io, Kreyos, oggi sono qui dinnanzi a voi per cambiare le cose, per spezzare questo triste giogo che asserve l'umanità da tempo immemore, per dare la vera pace e la prosperità alle genti, distrutte dalle guerre e dai benefici di pochi, al costo della sofferenza di molti.

Oggi, compagni, riscriveremo la storia.
Se davanti a questo scempio, sceglieremo di chiudere semplicemente gli occhi per evitare problemi, saremmo peggio di Irovetti, che seppur nella sua pazzia, ha amato il suo popolo, molto più di quanto faremmo noi adesso.

No, Kreyos, non chiuderà gli occhi davanti alla sofferenza della sua gente, perché ora che Pitax è vinta, questa è diventata anch'essa la sua gente.

È tempo di rinnovare ciò che per troppo tempo è stata la normalità della divisione.
Da ora in avanti ci sarà posto per l'Unità.

Le Terre Rubate sono finalmente state riunite sotto una sola egida, per cui non sono più da considerarsi rubate.
Sono state riconquistate al prezzo di sangue, onore e gloria.

Il nuovo territorio, indiviso, da oggi si chiamerà Terre Unite di Shattrath.
Le grandi città come Pitax, Varnhold e Dawnstar saranno centri nevralgici della nuova zona creatasi.
Dalaran diventerà la capitale a tutti gli effetti, verrà ingrandita, modernizzata e grazie alle nuove scoperte in campo tecnologico e magico, notevolmente migliorata, e prenderà il nome di Nuova Dalaran, come a sottolineare un solco tra ciò che è stato è ciò che sarà d'ora in poi.

Le città vedranno aprire nuovi commerci, fiorenti e la vita delle persone migliorerà notevolmente.
Saranno difese ovviamente, e presidiate per proteggere gli abitanti dai pericoli che sempre incombono sulle persone, ma ci sarà tempo per la pace e per il benessere.

Quando finalmente anche Nyrissa sarà stata sconfitta il grande sogno di pace, finalmente diventerà realtà, ma mentre lottiamo per questo grande fine non ci dimenticheremo di chi abbiamo giurato di proteggere.

Ci sarà la Legge, a difendere gli uomini, soprattutto da loro stessi, una sola legge, unita e indivisa.
Che garantirà la pace e farà fiorire la speranza.
E con queste premesse nascerà la vita, la vera vita.
E sarà una Legge buona, che avrà al centro di essa le persone, non divise per classi e stato sociale, ma che garantirà unità e uguaglianza.

Certo le varie città dovranno essere amministrate, ma non da ricchi che cercano solo il potere e la ricchezza personale, ma da coloro che si sono sempre adoperati per il loro benessere e la loro protezione.

Saranno vassalli, e riconosceranno l'autorità e la loro lealtà a Nuova Dalaran e al suo Signore Lord Kreyos, il Magnifico.

Da Irovetti mi sento di pretendere solo una cosa per me stesso, ovvero il suo titolo, che anche grazie a voi, compagni, mi sono conquistato sul campo, quello di Magnifico.
Un titolo che da onore ma anche onere.
E che io scelgo di portare con entrambi questi sentimenti, e di portarlo per le persone.

Per dimostrare che non è il titolo, bensì la persona che lo usa a farlo diventare giusto o sbagliato, buono o cattivo con le sue azioni e con ciò che costruisce per se e per gli altri.
Spero di portarlo con onore, onere, in modo giusto e buono.

Proclamò, qui ed ora, le Terre Unite di Shattrath come nuovo Regno perché è questo che sono diventate a tutti gli effetti.
Che siamo diventati.

E proclamo me stesso, Kreyos, nuovo Re e reggente del nuovo Regno.

Ciò che e nato come un sogno irraggiungibile è diventato una fulgida realtà, che spero possa brillare in eterno.

Con il vostro aiuto compagni, entreremo a pieno titolo e diritto in una nuova era, non ottenebrati dal sospetto e dal calcolo, ma illuminati dalla luce di una nuova speranza.
Una speranza di coesione e tolleranza, di vicinanza e accettazione, di Legge e Giustizia.
Un nuovo Regno per ricominciare a vivere finalmente in Pace.

Molto ci sarà da discutere, molte parole dovranno essere pronunciate, ragionate e scritte.
Ma noi siamo qui per garantire equità, dialogo e unità, nel segno del rispetto e dell'integrità di ogni persona, di ogni città, di ogni tradizione ma accomunati da quello che diventerà un unico Regno solido e prosperoso.

Come ultima manifestazione di integrità mi piacerebbe che il mio nome, così come indice di colui che è chiamato a governare possa fregiarsi di un titolo che faccia conoscere a tutti i meriti conseguiti così come le responsabilità di cui intende farsi carico, un po come quello che fu di Irovetti ma che serva al popolo per confidare nella lealtà del loro sovrano e come monito per i nemici del Regno, cosicché non compiano azioni contro la popolazione o a danno dello stesso.
Qualcosa come il titolo che fu di Irovetti, ma carico di più genuina austerità e di più viva forza.

Non sono abile come Roy, e spero che lui e voi potrete aiutarmi nel pensare a qualcosa di appropriato, qualcosa che sappia unire le persone e doni anche a coloro che soffrono una speranza nel domani.
Con la mia, seppur scarsa, oratoria ho pensato a qualcosa e vorrei una vostra opinione in merito.

Che ne pensate di:

Sua Magnificenza, Lord Kreyos, benedetto dagli dei come unico e legittimo Re delle Terre Unite di Shattrath, Maestro dell'Ordine della Croce Scarlatta, Campione Splendente di Erastil, Signore di Nuova Dalaran, Distruttore di Vordakai, Conquistatore delle Terre Rubate e Salvatore delle genti.

Dovremmo esserci o dite che manca qualcosa?